Trentacinque proposte presentate in tutta Italia, quattro vincitrici: tra queste c’è anche un progetto della Fondazione Tempia che riguarda la prevenzione del tumore alla prostata, l’unico scelto in ambito sanitario. È l’esito di Network4People, sfida lanciata da Reale Foundation, la fondazione legata alla compagnia di assicurazioni Reale Mutua, per finanziare iniziative utili alla cittadinanza e pensate da organizzazioni non profit. Giovedì 12 settembre le ricercatrici del laboratorio di genomica Giovanna Chiorino e Maurizia Mello Grand hanno ricevuto il riconoscimento a Roma, nella cerimonia ufficiale di premiazione a cui ha partecipato anche Stefano Gariazzo, titolare dell’agenzia di via Maestri del Commercio a Biella di Italiana Assicurazioni. Tutti i progetti, per partecipare al concorso, dovevano infatti essere presentati da un’agenzia del gruppo Reale Mutua che ne certificasse la rilevanza per il territorio.
Quello redatto dalla Fondazione Tempia si chiama MetaPsa e ha l’obiettivo di combinare ricerca scientifica, prevenzione primaria, diagnosi precoce e interazione diretta con il territorio. «Anche per questo ci teniamo tantissimo» spiega Giovanna Chiorino, direttrice del laboratorio di genomica. «Vogliamo dimostrare che la ricerca di base non è così lontana dalla vita quotidiana di ognuno di noi». Il principale strumento d’azione sarà un opuscolo informativo che raggiungerà almeno 17mila famiglie attraverso la rivista “Foglie”, la pubblicazione periodica del Fondo Edo Tempia, e sarà distribuito anche su altri canali. «Conterrà informazioni sugli stili di vita» prosegue Giovanna Chiorino «con particolare risalto ai fattori di rischio per il tumore alla prostata, ovvero dieta ricca di grassi saturi, obesità e mancanza di esercizio fisico. Ma parlerà anche di diagnosi precoce e dei pro e contro del test del Psa». Si tratta dell’esame finora più usato per rilevare il tumore alla prostata, ma la ricerca scientifica di tutto il mondo – inclusi i laboratori della Fondazione Tempia – sta lavorando a metodi di diagnosi più accurati.
L’impatto dell’opuscolo sarà misurato nei mesi successivi alla pubblicazione, intervistando gli uomini che si presenteranno agli ambulatori del Fondo Edo Tempia per sottoporsi al test del Psa. Il progetto prevede anche interventi nel campo della ricerca, con l’elaborazione dei risultati di un’analisi condotta insieme al dipartimento di urologia delle Molinette di Torino e all’azienda Ion Source & Biotechnologies, spin-off dell’Università di Milano, per scoprire dei metaboliti che consentano una diagnosi più certa. Questo per evitare biopsie inutili alle persone per cui l’esame del Psa accende l’allarme ma in realtà non hanno un tumore. Inoltre saranno acquisiti uno strumento e reagenti particolari per mettere a punto una metodica che consenta di testare sui campioni di sangue i risultati delle precedenti analisi.
«Ricevere questo riconoscimento nazionale per noi è motivo di grande soddisfazione» commenta Viola Erdini, presidente della Fondazione Tempia. «È un altro segnale dell’importanza del lavoro quotidiano dei nostri laboratori. Proprio due anni fa il premio More than Pink era andato al progetto 3Tx3N sul tumore al seno. E se nel 2017 venne sottolineata la bontà di quello che facciamo nella ricerca sui tumori femminili, stavolta il premio va al lavoro svolto su un tumore maschile».
«Sono contento» aggiunge Stefano Gariazzo, dell’agenzia Italiana Assicurazioni di Biella. «Questi progetti vengono sottoposti al giudizio di veri e propri luminari del welfare. Essere considerati tra i migliori è davvero importante». La Fondazione Tempia ha ricevuto dalla Reale Foundation un contributo di 15mila euro. Alla consegna era presente anche Jury Chechi: il “signore degli anelli” della ginnastica artistica italiana, due medaglie alle olimpiadi del 1996 e del 2004, è testimonial della fondazione ma anche beneficiario dei suoi contributi, che hanno consentito di ristrutturare e tenere aperta la palestra di Prato in cui aveva mosso i primi passi da atleta.