È stato troppo forte il richiamo delle strade di casa per rinunciarvi: così Patrizia Perosino e Veronica Verzoletto hanno deciso di tornare in gara e di farlo proprio al RallyLana che prenderà il via venerdì 19 luglio dal cuore della città. Sulle loro tute e sulla carrozzeria della Skoda Fabia R5 su cui competeranno, torna anche il logo del Fondo Edo Tempia, che hanno portato sulle strade di tutta Italia dal 2017 a oggi, fedeli e appassionate testimonial della ricerca sul cancro. Madre e figlia, tra le migliori degli equipaggi tutti femminili al punto da aggiudicarsi un campionato italiano di categoria, hanno scelto di approfittare delle corse per parlare e far parlare del tumore al seno e del lavoro dei laboratori del Fondo Edo Tempia che da Biella, con una squadra composta soprattutto da biologhe e scienziate donne, sta studiando un particolare tipo di carcinoma alla mammella, i triplo negativi, particolarmente aggressivi e sensibili solo in una piccola quota alle terapie tradizionali.
Al progetto in questione, che si chiama “3Tx3N”, Perosino e Verzoletto hanno dedicato impegno e hanno convogliato risorse, spesso rinunciando a una quota dei loro sponsor. Oggi sono pronte a replicare, con il grande albero verde sulla loro vettura di gara, che partirà con il numero 15, e con una postazione nel paddock dove saranno raccolte offerte e distribuito materiale informativo. La loro Skoda Fabia, nel novero delle più potenti tra le auto iscritte al RallyLana, è del team Pa Racing: il duo biellese correrà per la scuderia Sport&comunicazioni. «Ringraziamo lo sponsor Mcs Spa e Massimo Locatelli che ci hanno dato una mano per tornare in pista» racconta Patrizia Perosino. «Per noi è sempre una gioia gareggiare con le insegne del Fondo Edo Tempia». Una gioia condivisa dall’associazione che da più di quarant’anni è punto di riferimento per prevenzione, cura, assistenza e ricerca sul cancro: «L’entusiasmo e la dedizione di Patrizia e Veronica» dice Viola Erdini, presidente della Fondazione Tempia «sono un esempio e uno sprone a impegnarci sempre al massimo, come fanno loro lungo le strade dei rally».