Cure palliative
Assistenza e cura: le cure palliative
La storia
La prima squadra formata da personale specializzato per le cure palliative a domicilio nel Biellese venne creata dal Fondo Edo Tempia nel 1998. Era formata da due medici, tre infermieri, una fisioterapista e una psicologa. Elvo Tempia concretizza così un suo preciso desiderio: che il malato di tumore non più curabile in ospedale possa morire a casa sua, nel suo ambiente, circondato dai suoi cari e dalle sue cose. Il servizio veniva svolto in collaborazione con i medici di base e l’azienda sanitaria, una collaborazione che si amplia a partire dal 2000 quando nasce il polo oncologico all’Ospedale di Biella che prelude alla creazione dell’unità di cure palliative ospedaliera. Il Fondo Edo Tempia trasferisce la sua squadra alla nuova struttura, arricchendola con la competenza dei suoi operatori acquisita sul campo, e ne sostiene l’onere finanziario.
Nel 2009 l’intervento si amplia da Biella all’azienda sanitaria di Vercelli: vengono messi a disposizione dell’Asl medici oncologi e psiconcologi per l’hospice di Gattinara che si apre nel 2010, e per l’attività a domicilio. Dal 2018 la Fondazione Tempia, con il coordinamento e la supervisione dell’azienda sanitaria, gestisce direttamente la struttura che prende il nome di Casa Tempia. La Fondazione aderisce alla Società italiana cure palliative, alla Federazione cure palliative e al Centro di promozione cure palliative di Piemonte e Valle d’Aosta.
Il Fondo Edo Tempia contribuisce a fornire cure palliative a domicilio nelle province di Biella e di Vercelli.
A Biella mette a disposizione dell’unità operativa dell’azienda sanitaria locale uno staff formato da medici e infermieri che si occupa direttamente delle visite e delle terapie a casa dei malati terminali di tumore.
A Vercelli il personale di Casa Tempia, l’hospice gestito dalla Fondazione Tempia punto di riferimento per l’intera provincia, è incaricato anche delle terapie domiciliari.
Gli interventi sono in media 5mila ogni anno nelle due province.
L’accesso alle cure palliative domiciliari di un malato di cancro è deciso dalle aziende sanitarie di riferimento in accordo con gli specialisti che seguono il paziente oncologico e con il medico di famiglia.
L’hospice Casa Tempia di Gattinara è il punto di riferimento per l’intera provincia di Vercelli per le cure palliative. Aperto nel 2010 e da subito dedicato alla memoria di Elvo Tempia, dal 2018 è stato affidato in gestione alla Fondazione Tempia che opera sotto la supervisione e il coordinamento dell’Asl di Vercelli. La struttura, che ha sede nell’ex ospedale di Gattinara, mette a disposizione undici stanze singole e attrezzate con bagno e l’assistenza continua di personale medico e infermieristico oltre al supporto di una psicologa e di una fisioterapista.
I pazienti ricoverati in un anno sono circa 200 ma a questo lavoro si aggiungono le prestazioni in ambulatorio anche se per favorire il benessere di chi è in cura si privilegiano quando possibile visite e terapie a domicilio. Il servizio non si occupa solo di malati oncologici: circa il 20 per cento soffre di altre patologie, come Sla o demenza. La struttura è anche attrezzata per accogliere anche pazienti in condizioni particolari, come tossicodipendenti o detenuti agli arresti domiciliari.
Le disposizioni anticipate di trattamento (Dat) sono il modo in cui la legge approvata dal 2017 chiama il cosiddetto testamento biologico. Si tratta della manifestazione di volontà di chi la sottoscrive per esprimere il proprio consenso o rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici scelte terapeutiche o singoli trattamenti sanitari. Ha diritto a redigerlo e depositarlo ogni persona maggiorenne, capace di intendere e volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi.
È possibile redigere le disposizioni anticipate di trattamento in forma scritta attraverso:
– un atto pubblico ricevuto da un notaio
– una scrittura privata autenticata da un notaio
– una scrittura privata consegnata personalmente all’ufficiale di Stato Civile del Comune di residenza