La Corsa della Speranza è sempre stata una festa di sport e di solidarietà, fin dalla sua prima edizione. Quest’anno avrebbe rischiato di essere un po’ meno rilassante e sorridente, tra prescrizioni da seguire sia per l’organizzazione, curata dal Fondo Edo Tempia con l’aiuto del Panathlon e dell’Inner Wheel Biella Piazzo, sia per i partecipanti e con l’ombra dell’ansia che ci ha tenuto tutti a casa per settimane, nel timore del contagio. Ma non è un addio, è solo un arrivederci. L’edizione 2020 non ci sarà ma si è già cominciato a lavorare per quella del 2021, nella speranza che il coronavirus, a settembre dell’anno prossimo, sia solamente un brutto ricordo e che ci si possa ritrovare insieme, con le scarpette da podista e la maglietta consegnata a tutti i partecipanti, senza più preoccupazioni.
Anche quest’anno ci sarà comunque modo di partecipare alla gara di solidarietà senza scendere in strada: il Fondo Edo Tempia sta preparando due gadget-ricordo per contribuire alla raccolta fondi a favore della ricerca sul cancro. Si tratta di un’edizione speciale e limitata della consueta maglietta e di un vasetto con il seme di un fiore, simbolo della speranza da coltivare e far crescere. «Comunicheremo appena possibile quando saranno a disposizione e dove sarà possibile ritirarli in cambio di un’offerta» dice Anna Rivetti, vicepresidente del Fondo e da sempre anima della Corsa della Speranza.
Se l’appuntamento pubblico non ci sarà, restano i messaggi che l’evento annuale lancia ai partecipanti, biellesi e non, affezionati al circuito cittadino da affrontare a passo libero. Il primo: fare attività fisica fa bene alla salute e aiuta a prevenire i tumori, come recitano le regole del Codice Europeo contro il cancro. Il secondo: sostenere la ricerca è fondamentale per consentire alla scienza e alla medicina di aiutare i malati in modo sempre più efficace. I proventi della manifestazione dell’ultima domenica di settembre sono sempre stati destinati ai laboratori di ricerca della Fondazione Tempia, presidi che rendono il territorio biellese un’eccellenza nel settore. «Se la Corsa della Speranza salta un giro» dice Anna Rivetti, «la speranza non può fermarsi. E ciascuno può alimentarla ogni giorno, con le donazioni».