È stata presentata giovedì 19 settembre in una conferenza stampa a Torino la prima giornata regionale del Progetto Protezione Famiglie Fragili, l’iniziativa della Rete Oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta per stare accanto alle persone per le quali la presenza di un tumore ha conseguenze anche sulla vita di chi sta loro attorno. Cadrà giovedì 26 novembre e sarà caratterizzata dalla campagna “Grissino solidale”: confezioni di grissini saranno distribuite in cambio di un’offerta che sosterrà le attività del progetto. A Biella, dove l’iniziativa era stata già sperimentata nei mesi scorsi, i punti di distribuzione saranno l’atrio dell’ospedale e la sede del Fondo Edo Tempia di via Malta 3. È proprio il Fondo, infatti, l’associazione partner del progetto nella nostra provincia: in tutti i territori in cui il sostegno è attivo, le aziende sanitarie sono le coordinatrici e si avvalgono di enti non profit come “braccio operativo”.
Delle oltre mille famiglie seguite dall’anno scorso a oggi, sono circa cinquanta quelle in provincia di Biella. «È sempre più evidente» dichiara Oscar Bertetto, direttore della rete Oncologica «che la malattia tumorale interessa l’intera famiglia, ne cambia gli equilibri, mette a dura prova soprattutto i bambini. Per questo è nato il progetto e per questo dobbiamo cercare di diffonderlo in tutte le province». La giornata di giovedì 26 serve proprio a porre l’accento sulla questione, per sollevare l’attenzione delle comunità e chiedere il loro aiuto. Il grissino è anche un simbolo: alimento nato in Piemonte, mostra come nella fragilità possa nascondersi qualcosa di buono.
La conferenza stampa di Torino ha presentato anche i nuovi testimonial del progetto, gli chef Giovanni Grasso e Igor Macchia, protagonisti da oltre vent’anni della scena gastronomica torinese e titolari di “La Credenza” di San Maurizio Canavese, stella Michelin dal 2006. La loro arte culinaria sarà a disposizione del progetto, mostrando anche il buono degli alimenti naturali: «La sana e corretta alimentazione» ha commentato Igor Macchia «è un passo importante anche nella prevenzione dei tumori».
Il Progetto Protezione Famiglie Fragili segue, dall’inizio dell’anno, circa cinquanta nuclei, la metà dei quali ha al suo interno una persona in stato avanzato di malattia. La maggior parte dei percorsi individuali riguarda il supporto di minori, il servizio di trasporto dei pazienti, l’indicazione e attivazione dei percorsi assistenziali e il supporto economico nei casi di forte difficoltà. La collaborazione dei professionisti del Rotary Club Biella ha consentito di fornire anche assistenze legali. La squadra che opera sul campo è costituita dalla psicologa Eleonora Lazzarotto (Fondo Edo Tempia) e dall’assistente sociale Chiara Lorenzoni (Asl Biella).