Il Fondo Edo Tempia ha ospitato, mercoledì 8 marzo, una cerimonia dedicata a Silvia Marsoni, da oltre quarant’anni ricercatrice in campo oncologico e componente del comitato scientifico della nostra associazione. A organizzarla, con la consegna di un riconoscimento alla carriera come atto finale, è stata la Regione Piemonte, rappresentata dall’assessora alle Pari opportunità Chiara Caucino. La tavola rotonda ha visto Marsoni come protagonista, intervistata dalla storica dell’arte Laura Facchin e da Giovanna Chiorino, direttore del laboratorio di genomica che proprio la ricercatrice biellese contribuì a creare più di vent’anni fa inserendolo nel circuito europeo Sendo.
«Ho sempre venduto la pelle dell’orso non solo prima di averlo preso, ma anche prima di averlo trovato» ha detto Silvia Marsoni, scherzando sul suo carattere e confrontandolo con quello di Elvo Tempia, l’uomo che fece nascere il Fondo e che fu padre delle sue iniziative pionieristiche: «Andavamo molto d’accordo perché ci somigliavamo. Lui aveva quell’intelligenza brillante che permetteva di vedere in anticipo il futuro. E poi era una persona che sapeva dare fiducia: nelle iniziative che mi riguardavano, mi diceva: “Vai e fai quello che va fatto”».
Anche Viola Erdini, presidente della Fondazione Tempia, ha ricordato il legame profondo tra Silvia Marsoni e l’associazione: «Prima ancora del varo del laboratorio e dell’arrivo della ricerca scientifica nelle nostre attività, quando non era così scontato farlo, è stata protagonista dei programmi di screening a beneficio delle donne. Biella è stata la prima provincia d’Italia a idearli, grazie alla lungimiranza di Elvo Tempia e all’aiuto di Silvia Marsoni».
