Onorare la memoria di una persona cara con un gesto di generosità: Marisa Panizza, da tempo grande e preziosa sostenitrice del Fondo Edo Tempia, ha scelto il laboratorio di oncologia molecolare come destinatario della sua donazione di 10mila euro, fatta nel ricordo dell’amata sorella Federica. «Ho avuto l’occasione di visitare la struttura» ha detto «e di vedere da vicino il lavoro che svolge. È un servizio preziosissimo per i malati di cancro che merita tutta l’attenzione possibile».
Nato nel 2011 e dal 2015 ospitato all’interno dell’ospedale di Biella, il laboratorio di oncologia molecolare è la prima struttura dedicata alla diagnostica che la Fondazione Tempia ha voluto avviare e sostenere, diventato negli anni un centro di eccellenza a livello nazionale. La sua attività quotidiana è di sostegno agli oncologi di numerose aziende sanitarie piemontesi, liguri e valdostane, per offrire diagnosi più puntuali e accurate: «Ci occupiamo» spiega il direttore del laboratorio Maria Scatolini «della caratterizzazione molecolare dei tumori a scopo predittivo di risposta alle terapie. In particolare, il poter identificare uno specifico marcatore da bersagliare permette l’impiego di terapie biologiche o dell’immunoterapia a minor tossicità rispetto alla chemioterapia».
La struttura opera in convenzione con le aziende sanitarie di Biella, Vercelli, Torino 4 (Ivrea-Chivasso-Ciriè), Cuneo, Alessandria, Asti, con l’ospedale Mauriziano di Torino e con l’Ausl di Aosta. Gli specialisti si rivolgono allo staff per diversi tipi di patologia: «Per il tumore della mammella» prosegue Scatolini «sono disponibili test genomici che hanno lo scopo di identificare i pazienti con un minor rischio di recidiva, che possono evitare la chemioterapia post-chirurgia. A oggi per il tumore del colon è possibile selezionare quei pazienti che richiedono una riduzione della dose di chemioterapia, sulla base della presenza di alterazioni molecolari che renderebbero il trattamento a rischio di un’elevata tossicità». Inoltre è centro di riferimento per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta per un particolare test genetico (Hrd) sul tumore ovarico che permette di identificare quali pazienti (in media una su due) abbiano le caratteristiche per essere curate con una terapia a bersaglio molecolare. «L’obiettivo dell’attività del laboratorio» conclude Maria Scatolini «è identificare sempre più pazienti eleggibili per questo tipo di terapie al fine ridurre l’impiego della chemioterapia, che ad oggi rimane ancora una scelta necessaria in determinati contesti».
Viola Erdini, vice presidente del Fondo e presidente della Fondazione Tempia, accoglie con gratitudine il gesto generoso di Marisa Panizza: «Non è soltanto una sostenitrice ma è soprattutto una persona attenta al lavoro che la nostra squadra svolge per tendere una mano a chi si ammala di cancro. Non posso che ringraziarla di cuore per la sua vicinanza e la sua sollecitudine».