«Grazie a questa apparecchiatura gestiamo famiglie e pazienti che altrimenti saremmo costretti a mandare a Novara o a Torino»: Paolo Manzoni, direttore della struttura complessa di pediatria, ha riassunto così il peso specifico del dono che l’ospedale di Biella ha ricevuto da Fondazione Tempia e Birra Menabrea Spa. L’ecografo multidisciplinare è stato presentato ufficialmente lunedì 9 dicembre con il commissario straordinario di Asl Bi Diego Poggio che ha espresso la sua gratitudine a Viola Erdini, presidente della Fondazione Tempia, e a Franco Thedy, amministratore delegato del più antico birrificio italiano tra quelli in attività. «Queste donazioni» ha detto Poggio «ci fanno sentire più vicini al territorio e allo stesso tempo simboleggiano l’attenzione che il territorio stesso esprime nei nostri confronti».
La scelta della donazione è maturata in pochi mesi («È stata più breve dei nove mesi di una gravidanza» ha scherzato Paolo Manzoni), sulla spinta della decisione dei vertici di Menabrea di testimoniare con un gesto concreto il senso di appartenenza al Biellese in un momento di crescita importante per l’azienda come la realizzazione della nuova sala cottura, inaugurata a maggio nello stabilimento di via Ramella Germanin. «Per noi è il cuore della fabbrica, là dove nasce la birra» ha raccontato Franco Thedy. «Forse anche per questa comunanza di fini, ci siamo trovati in sintonia con il dottor Manzoni. Ringrazio Paolo Monfermoso, funzionario dell’Unione Industriale e consigliere della Fondazione Tempia, per avermi indirizzato nel modo giusto quando gli ho chiesto come potessi “inaugurare” al meglio questo nuovo impianto. Certo, abbiamo rinunciato a una grande festa con la birra gratis, ma lasciamo qualcosa al territorio. E spero che il nostro gesto sia un segnale per altri imprenditori biellesi».
Viola Erdini, presidente della Fondazione Tempia, ha ricordato i tanti passi percorsi dalla sua associazione a sostegno della sanità pubblica: negli ultimi due anni sono arrivate, con l’aiuto di Fondazione Cassa di Risparmio, club di servizio e cittadini, le donazioni di Dignicap, l’apparecchiatura che previene la caduta dei capelli nelle donne che stanno affrontando la chemioterapia per un tumore al seno, del laser a olmio per il reparto di urologia, balzato all’avanguardia in Piemonte per il trattamento dell’ipertrofia prostatica anche grazie alla nuova strumentazione, e della Digital Pathology, che trasforma i vetrini dei campioni istologici in immagini ad altissima risoluzione che possono essere analizzate più nel dettaglio e condivise per un secondo parere con gli specialisti di tutto il mondo. «Questo ulteriore passo» ha aggiunto Viola Erdini «è stato possibile grazie a Menabrea che ha saputo coniugare le indiscusse capacità imprenditoriali alla sensibilità volta al sociale».
L’ecografo messo a disposizione della pediatria è in grado di migliorare le capacità diagnostiche del reparto, specie per neonati e lattanti: «Ci consente di svolgere analisi super-specialistiche come l’ecografia polmonare che permette di “risparmiare” radiazioni ai piccoli pazienti rispetto alle radiografie, o quella cerebrale ai nati prematuri. La definizione delle immagini inoltre può mostrare lesioni fino a un decimo di millimetro. Può essere un vero passo avanti nei servizi che offriamo alla comunità». Il valore di mercato del macchinario, prodotto dalla Esaote di Genova, è di circa 70mila euro.