La malattia ha in sé i germi della cura se la si sa guardare con occhi speciali: è uno dei messaggi di “Sto bene, grazie”, la quasi autobiografia di Michela D’Adamo che aprirà la stagione degli appuntamenti con “Librarsi”. La scrittrice sarà ospite a Biella martedì 4 giugno nei giardini all’esterno della sede del Fondo Edo Tempia, promotore dell’iniziativa insieme all’associazione Emanuele Lomonaco-Far Pensare, la cui vicepresidente Patrizia Tempia guiderà l’incontro. L’ingresso è come di consueto libero: si potranno ascoltare le parole dell’ospite nell’anfiteatro improvvisato all’ombra dei grandi alberi del giardino (ingresso da via Marconi di fronte al tribunale) o, in caso di maltempo, nella sala conferenze del Fondo Edo Tempia. Si comincia alle 18 e ai presenti sarà offerta una merenda.
Operatrice turistica, massoterapista e posturologa, Michela D’Adamo si è trovata a fare i conti con la sindrome di Lynch, una condizione genetica che rende l’organismo più predisposto ad ammalarsi di tumore. E in effetti si è ammalata: adenocarcinoma endometrioide e cancro alla mammella. È in ospedale, dove aveva l’impressione di essere un corpo da sottoporre a terapie senza più identità, che ha sentito la necessità di curare anche il suo benessere. Consapevolezza, presenza mentale e attenzione al presente sono state le chiavi per raggiungerlo: «Se con un cancro è imprescindibile la medicina tradizionale» ha scritto Mariella Debernardi nella sua recensione per Foglie, la rivista del Fondo Edo Tempia «per l’autrice è altrettanto importante la ricerca di un oncologo che guardi oltre i protocolli, che abbia una visione più ampia della malattia». Il libro “Sto bene, grazie” è stato pubblicato dalle edizioni Mind.