Tre incontri in tre città per mettere le conoscenze degli specialisti in urologia a disposizione dei cittadini: è l’iniziativa del Fondo Edo Tempia per Novembre Azzurro, lo slogan creato per il mese dedicato alla prevenzione del tumore alla prostata. Saranno Santhià, Cossato e Biella le sedi delle serate con i medici dell’Ospedale degli Infermi di Biella, che spiegheranno al pubblico – soprattutto maschile – metodi, comportamenti e stili di vita per allontanare il pericolo della malattia. Si comincia a Santhià giovedì 23, nella sede locale del Fondo in via Matteotti 66 con i dottori Elena Cianini e Sabino Quaranta. Venerdì 24 appuntamento a Villa Ranzoni a Cossato con i dottori Ivo Dato e Mauro Silvani. A Biella la serata di giovedì 30 sarà affidata al primario di urologia Stefano Zaramella, che incontrerà i cittadini nella sede di via Malta 3. In tutti e tre i casi l’inizio è alle 20,30 e l’ingresso è libero.
L’iniziativa Novembre Azzurro è sostenuta dalla partnership che il Fondo Edo Tempia ha stretto con Europa Uomo, l’associazione che in Italia si occupa di informazione e divulgazione sulle patologie prostatiche, fondata da Umberto Veronesi e dall’oncologo biellese Alberto Costa. Il direttore generale della Fondazione Tempia Pietro Presti ne è il vicepresidente e, sul numero di novembre della rivista ufficiale, ha scritto un contributo dal titolo “Addio alle armi”: «A partire dagli anni Settanta» scrive «il cancro diventa bersaglio di “lotte” o “guerre”. Anche il Fondo Edo Tempia, nato nel 1981 per volontà di Elvo “Gim” Tempia, porta con sé la dicitura “per la lotta contro i tumori”. Fortunatamente, così come la ricerca, la cura e l’assistenza hanno fatto passi da gigante, anche i movimenti e le associazioni in ambito oncologico si sono resi conto che l’approccio del “nemico alle porte” non era propriamente corretto e forse nemmeno così strategico per vincere la battaglia visto che non si conosceva neanche così bene il nemico da sconfiggere. Ora sappiamo che il nemico non è più il tumore, ma tutto quello che non si fa o che si dovrebbe fare di più e meglio per prevenire e curare i tumori. E qui interviene una battaglia ben più complessa, articolata e ambiziosa, che passa dall’informazione alla conoscenza per arrivare alla consapevolezza. Una battaglia che ha come armi la comunicazione, le campagne di sensibilizzazione, la promozione e l’informazione». Esattamente il filone in cui si inseriscono le tre serate di Novembre Azzurro.