La Fondazione Edo ed Elvo Tempia ha donato recentemente all’Azienda Sanitaria Locale di Biella un innovativo sistema informatico per la diagnosi precoce del tumore del colon retto assistita: il “CAD-Colon”. Si tratta di un programma informatico di ultima generazione, del valore di 86mila euro, che viene utilizzato in Radiologia e che consente allo specialista una miglior lettura degli esiti della colonscopia virtuale. La colonscopia virtuale è un esame diagnostico che permette di osservare l’interno dell’intestino senza dover ricorrere all’inserimento di sonde, bensì tramite una ricostruzione “virtuale”, dunque a computer, dell’area sui cui l’indagine viene effettuata. Il ruolo del CAD-Colon è dunque quello di elaborare i dati ricavati dalla colonscopia virtuale, facilitando la lettura degli esiti e garantendo una migliore accuratezza della diagnosi. All’Ospedale degli Infermi, la colonscopia virtuale viene eseguita su pazienti selezionati e, in particolare, nei casi in cui non è possibile ricorrere all’esecuzione di altri esami diagnostici.
Secondo le statistiche, il tumore del colon retto rappresenta la seconda causa di mortalità per neoplasia sia negli uomini, dopo quello del polmone, sia nelle donne, dopo quello della mammella. E una patologia che in Europa colpisce ogni anno più di 400mila persone. Il programma di screening può essere efficace in questo caso poiché si tratta di una malattia a crescita lenta, con il passaggio da adenoma o polipo a lesione tumorale in circa dieci anni.
Di prassi, la diagnosi precoce dei tumori del colon retto viene eseguita attraverso la ricerca di sangue occulto nelle feci e con la rettosigmoidoscopia che permette, attraverso una sonda di piccolo diametro, di scrutare direttamente le pareti dell’ultima parte del colon retto, dove si sviluppa circa il 70% dei polipi e dei tumori. Essendo un esame più invasivo e quindi anche meno accettato dalla popolazione, l’utilizzo della colonscopia tradizionale viene limitato nei test di screening, mentre resta molto valido come esame di secondo livello in tutti i casi in cui si trovi sangue occulto nelle feci o la rettosigmoidoscopia abbia trovato polipi sospetti. La colonscopia virtuale è, invece, ben tollerata dal paziente, proprio perché non è invasiva, e quindi il suo utilizzo nell’ambito della diagnosi precoce del tumore del colon retto può essere maggiormente indicata, ancor più potendo disporre del CAD Colon ad ulteriore conferma degli esiti.
Simona Tempia, presidente della Fondazione Tempia, commenta: «La fondamentale presenza e collaborazione del Fondo Edo Tempia nel programma regionale di screening del colon retto, ha portato in questi anni progetti innovativi che hanno migliorato (progetto Score) e stanno migliorando (progetto Proteus Colon) l’efficacia e l’efficienza della diagnosi precoce del tumore del colon retto. Nell’ambito dell’attività clinica, la donazione del sistema CAD-Colon rappresenta un prezioso valore aggiunto per il nuovo ospedale dell’ASL di Biella e per suoi i pazienti. Tutto questo è possibile grazie alla generosità dei cittadini e delle Istituzioni che continuano a sostenerci».