Dal numero di giugno 2019 di Foglie
Non si può rinchiudere un ricordo in un vasetto. Ma se dentro ci si mettono l’affetto e la lezione imparata da chi quel ricordo lo ha lasciato, allora il profumo che si spande quando si svita il tappo non è solo quello delle essenze naturali, ma contiene qualcosa di immensamente più prezioso. La crema “Monique” è fatta di ingredienti naturali, dalla cera d’api all’olio d’oliva, dall’acqua di rose alle essenze di lavanda e vaniglia. Le donne del gruppo di dolce benessere in movimento del Fondo Edo Tempia hanno però aggiunto una componente fondamentale, creando questo prodotto di bellezza: il desiderio di prendersi cura di se stesse in qualsiasi situazione, che hanno imparato da Monica Terranova.
Aveva 46 anni Monica Terranova, quando ha lasciato la famiglia e i suoi affetti, sconfitta dalla recidiva di un tumore al seno. Raffaella, Laura, Sandra, Tina, Carmen e Caterina l’hanno conosciuta partecipando alle attività del Fondo. Tutte hanno conosciuto la malattia e la paura di dover affrontare un tumore, sulla propria pelle o su quella di qualcuno a loro vicino. E tutte hanno trovato forza nel sostegno che il Fondo offre a chi, in un momento difficile deve curare non solo il corpo ma anche l’animo. Una volta al mese si ritrovano al centro benessere che il circolo I Faggi di Biella mette loro a disposizione gratis. Veronica Ramella, la responsabile del gruppo, le aspetta per guidarle in attività e tecniche semplici che possano dare beneficio: «Sono piccole cose che ognuna di loro spesso può fare anche a casa. Un esempio? Il massaggio al viso con i pennelli da trucco. Non è solo un gesto che rilassa, ma anche un modo per stimolare il sistema linfatico».
Mentre ascoltano Veronica e guardano Paola Minacapelli, la psicologa che spesso è stato il primo volto amico che le ha accolte al fondo, le donne del gruppo sorridono. Ed è facile pensare che in questo atteggiamento di forza e positività ci sia l’eredità di Monica Terranova: «Era una persona bella, dentro e fuori» raccontano, nel ricordarla. «Non ha mai rinunciato a curarsi nemmeno nei momenti più difficili. Riusciva a coprire i segni della malattia con meravigliosi foulard colorati. Si è truccata ogni mattina anche sul letto da ospedale». E una di loro mostra il rossetto che ha scelto per la giornata: «Cambio colore a seconda delle necessità».
Al gruppo di dolce benessere s’impara anche a usare cose semplici e alla portata di tutti per avere cura di sé, dallo scrub fatto con lo zucchero all’olio di girasole per la pelle. E fu proprio Monica Terranova la prima a mescolare ingredienti naturali per creare una crema di bellezza. «Faceva tentativi e ce la portava perché la provassimo» ricordano le amiche. «E pian piano, togliendo e aggiungendo, trovava quella che piaceva a tutte». È stato facile proseguire sulla strada tracciata per creare una crema che portasse il suo nome e che adesso le componenti del gruppo confezionano e si scambiano: «Io ci ho fatto tutti i regali di Natale» racconta una di loro. È stato un lavoro di squadra anche trovare la miscela giusta, in cui ognuna aggiungeva un’idea o un componente «come le streghe intorno al loro pentolone». E poi la confezione, con il bigliettino degli ingredienti e i nastri per decorare il vasetto, perché la bellezza va manifestata anche all’esterno, perfino nei momenti più difficili. Ed è questa la grande lezione di Monica Terranova, che va oltre il vasetto di “Monique”.