«Oggi è un momento importante per il territorio»: le parole di Diego Poggio, commissario straordinario dell’azienda sanitaria, nascondono a fatica la soddisfazione per aver portato l’Asl alla trasformazione di quattro reparti dell’ospedale di Biella in strutture a guida universitaria. La clinicizzazione – questo il termine tecnico che indica quando un reparto ha come primario un docente – è il frutto della convenzione siglata nel luglio del 2019 con l’università di Torino. Ma a renderla possibile è l’impegno economico a lungo termine del territorio, rappresentato da Fondazione e Fondo Edo Tempia e Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, che per quindici anni, mettendo a disposizione circa 4 milioni di euro complessivi, contribuiranno a finanziare le assunzioni dei medici-professori.
«È un atto di coraggio che siamo contenti di aver fatto» ha detto Viola Erdini nella conferenza stampa di giovedì 11 marzo (tenutasi in forma virtuale via video), pensando all’impegno dell’associazione di cui è alla guida. Pediatria sarà la prima struttura complessa a passare a guida universitaria. Sarà seguita da otorinolaringoiatria, laboratorio analisi e oncologia, «quest’ultima una scelta in linea con le finalità del Fondo Edo Tempia che sostiene il progetto» ha sottolineato Umberto Ricardi, direttore della scuola di medicina dell’ateneo torinese. «È un punto di partenza» ha detto Pietro Presti, direttore generale della Fondazione Tempia «che vuol rendere un territorio come quello biellese, penalizzato dal punto di vista logistico, un polo di attrazione. Lo sarà per la qualità delle cure, ma lo sarà anche per i talenti della medicina e della ricerca» perché, come ha rimarcato Diego Poggio, «in questo modo entriamo a pieno titolo nella rete formativa dell’università di Torino». Gli specializzandi nelle quattro discipline infatti potranno completare il loro percorso a Biella, seguiti dai primari-docenti.
«È un grande lavoro di squadra» ha aggiunto Franco Ferraris, presidente della Fondazione Crb «di chi ha dimostrato di avere a cuore il bene comune. La nostra istituzione ha investito tanto sulla struttura del nuovo ospedale, oggi investiamo sulle persone». Ogni nuova cattedra di professore ordinario sarà finanziata con circa 82mila euro all’anno. Due delle quattro saranno a carico del Fondo Edo Tempia, una della Fondazione Crb. «Covid-19 permettendo, entro fine estate» ha garantito Diego Poggio «il percorso di affidamento dei reparti ai nuovi docenti ordinari sarà completato».