Nel 35esimo anniversario del Fondo Edo Tempia, l’ASL di Biella riconosce a Elvo Tempia Valenta un importante tributo, intitolandogli la Sala Convegni dell’Ospedale. Questo riconoscimento da parte della sanità pubblica biellese arriva a distanza di dodici anni dalla scomparsa dell’On. Tempia. Una figura preminente nella storia del Biellese e non solo. Dapprima come uomo combattente nelle vesti del partigiano “Gim”, poi uomo politico, eletto in Parlamento e in diversi enti locali. Passando per l’uomo comunicatore, in veste di giornalista su importanti testate, oltre che fondatore e direttore del giornale Baita.
Infine, la sfida più difficile, l’uomo che, come padre, trasforma la perdita del figlio in speranza per gli altri, divenendo promotore e presidente del Fondo Edo Tempia. Una vita che si è spesa per la collettività, ponendosi sempre grandi obiettivi. Esempio di volontà, di carisma, di coraggio e di passione democratica per i più giovani affinché potessero realizzare un valore aggiunto per la società.
Non a caso il suo più grande successo è stato quello di aver realizzato, attraverso l’esperienza del Fondo Edo Tempia, un modello di riferimento per la creazione di valore nell’ambito del sociale, in particolare a favore della salute umana, e il cancro è stato il suo ultimo e più grande nemico. Il melanoma che gli aveva strappato via il figlio Edo diventò la causa delle sue ultime battaglie. Ma il Tempia, uomo positivo, tramutò il suo dolore e la sua sofferenza, in termini concreti e propositivi, in un “fare qualcosa per gli altri, per i pazienti, per i loro famigliari e per la gente comune.
Sono passati circa trentacinque anni da questo proposito, e la storia delle collaborazioni che tutt’oggi intercorrono tra la sanità pubblica biellese, rappresentata dall’ASL e dell’Ospedale, il Fondo Edo Tempia e la Fondazione Tempia, è una storia di progetti, programmi, iniziative che hanno permesso alla sanità biellese importanti passi in avanti nel mondo dell’oncologia e non solo. Dal garantire la continuità e la qualità di servizi essenziali e fondamentali, con la messa a disposizione di apparecchiature all’avanguardia (dalla prima TAC del ’86 agli ultimi mammografi digitali 3D), di personale medico-sanitario, tecnico, amministrativo e psicologico, al proporre, sostenere e realizzare progetti di primaria importanza: dai primi programmi di screening oncologici (mammografico, citologico e del colon retto) tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni Novanta, poi regionalizzati; alla prima équipe interdisciplinare di cure palliative domiciliari (1998); al Registro Tumori provinciale (1995); al Laboratorio di Farmacogenomica (2001) che segnò l’ingresso del Fondo Edo Tempia nel mondo della ricerca scientifica, grazie anche al fondamentale sostegno di scienziati e illustri nomi come quello di Veronesi, Costa, Marsoni e Sozzi solo per citarne alcuni. Nel 2011, la Fondazione Tempia aprì anche un secondo Laboratorio dedicato all’Oncologia Molecolare, trasferito nel 2015 nel nuovo ospedale di Biella.
Anche il progetto di realizzazione del nuovo Ospedale di Biella trova tra i suoi più fervidi sostenitori lo stesso Elvo Tempia che aveva fatto predisporre un piano di fattibilità per la nuova struttura nel 1994.
Altre tappe storiche fondamentali per la sanità biellese furono le campagne di prevenzione primaria, di sensibilizzazione su stili di vita sani, atti a prevenire il cancro, attraverso conferenze, dibattiti, presentazioni nelle fabbriche, nelle piazze dei Comuni, nelle scuole, ovunque ci fosse qualcuno desideroso di conoscere qualcosa in più sul tema.
Gli ambulatori di diagnosi precoce e il Centro di ascolto psicologico completavano l’offerta dei servizi gratuiti offerti a tutti coloro che ne avessero fatto semplice richiesta.
Altro valore fondamentale di supporto alla sanità pubblica, in particolare in Ospedale, presso i reparti e il Day Hospital, e di assistenza verso i pazienti e dei loro famigliari, è rappresentato dalle decine di volontari che hanno sempre dimostrato una dedizione quotidiana fatta di impegno, di serietà per donare preziosi momenti di solidarietà e di compassione.
Tutte le attività e iniziative del Fondo Edo Tempia hanno sempre trovato la loro integrazione e complementarietà nella sinergica collaborazione con l’ASL Biella, con la Regione Piemonte e la sua Rete Oncologica, suggellando una partnership istituzionale che è diventata modello di riferimento per molte altre realtà territoriali a livello nazionale.
Tuttavia, il perno iniziale, lì dove ebbe inizio il progetto del Fondo Edo Tempia, è stato l’ambito della formazione. Non tutti sanno, infatti, che il termine “Fondo” nasce dalla volontà di raccogliere dei fondi, per l’appunto, finalizzati a finanziare borse di studio in ambito medico. Già allora, Elvo Tempia sapeva che è dalla cultura, dalla conoscenza che si può ottenere il vero progresso negli ambiti della cura e dell’assistenza, formando giovani medici ad affrontare le sfide attuali e future.
La volontà di intitolare la Sala Convegni dell’Ospedale da parte dell’ASL BI e della sua Direzione Generale, si innesta pertanto nel solco del DNA del Fondo Edo Tempia e del suo fondatore: la nuova Sala Convegni dell’Ospedale è per definizione un luogo in cui trovano pieno spazio la conoscenza, la formazione e la cultura attraverso percorsi di informazione, di comunicazione, di divulgazione e di narrazione.
D’ora in poi, qui ritroveremo anche il nome di Elvo Tempia, a memoria di quanto egli abbia fatto nella sua vita per la salute degli altri e di quanto abbia creduto nel valore della cultura e del sapere: le migliori armi che abbiamo non solo per conoscere e prevenire il cancro, ma, soprattutto, per rendere questomondo un luogo migliore, per “andare oltre la speranza”, come lui amava sostenere.
“Come Asl– sottolinea il direttore generale Gianni Bonelli – l’intitolazione della nostra sala convegni all’On. Elvo Tempia rappresenta il tributo più giusto nei confronti di un uomo che ha avuto un ruolo determinante per la sanità, locale e regionale. Il luogo in cui quotidianamente l’Asl di Biella promuove corsi, incontri e dibattiti scientifici e culturali, sarà anche lo spazio che ne evocherà il ricordo. Temi, quelli legati alla formazione e alla comunicazione, particolarmente cari ad Elvo Tempia”.