L’esperienza piemontese (e biellese) della divulgazione delle dodici regole del Codice Europeo contro i tumori è stata al centro del convegno di Bucarest delle European Cancer Leagues, l’organizzazione che raggruppa le associazioni europee che si occupano di prevenzione, cura e ricerca sul cancro. E il Fondo Edo Tempia era presente, a parlare del suo contributo ai programmi di screening regionale e delle sue attività, compreso il ruolo attivo che ha portato alla nascita della Rete della Prevenzione regionale.
I lavori, svoltisi lunedì 5 e martedì 6 maggio nella capitale rumena, sono stati ospitati nella sede del Ministero della Salute. E si è parlato molto del lavoro svolto in Piemonte. «Il Centro di prevenzione oncologica di Torino è stato parte attiva nello stabilire l’agenda del convegno» spiega Adriana Paduos, direttore sanitario del Fondo Edo Tempia e tra i relatori della “due giorni” di Bucarest. «E non a caso molte delle voci ascoltate sono state piemontesi. La nostra situazione può certamente essere presa a modello perché al lavoro costante di prevenzione svolto attraverso i programmi di screening regionali, uniamo l’impegno sulle iniziative di informazione rivolte ai cittadini, basate proprio sui dettami del Codice Europeo. E sono grata al Centro di prevenzione oncologica per averci considerati un esempio degno di un contesto internazionale».
Tra le esperienze mostrate, si è parlato della prima iniziativa legata alla Rete della Prevenzione piemontese e valdostana, con la campagna legata al Prevenill, il “farmaco-non farmaco” che sul suo bugiardino contiene le dodici regole del Codice Europeo. Anche per questo a Bucarest era presente anche Angelica Mercandino, responsabile della comunicazione per il Fondo Edo Tempia, che ha seguito da vicino la genesi e lo sviluppo del progetto-Prevenill.