In un certo senso era una scommessa: i bambini, i ragazzi e le loro famiglie avrebbero apprezzato un centro estivo in cui il gioco e il divertimento si mescolavano con attività fatte apposta per cercare la tranquillità, il rilassamento e stimolare la libertà di espressione? Le tre settimane di “tutto esaurito” di “Esta(r)te insieme”, l’iniziativa di Opificiodellarte e Art’è Danza in collaborazione con il Fondo Edo Tempia, dicono che ha funzionato perfettamente. «Anzi, è un’esperienza che sarebbe bello ripetere» aggiunge Giovanna Pepe Diaz, arteterapeuta del Fondo.
Proprio l’arteterapia, insieme allo yoga (con Sabrina Colombo) e alla musicoterapia (grazie a Guido Antoniotti) sono state le attività particolari offerte ai tre gruppi di partecipanti, di età comprese tra i 6 e gli 11 anni. «Per molti di loro» sottolinea Giovanna Pepe Diaz «è stata la prima esperienza con queste realtà. Ma tutti, genitori compresi, sono tornati a casa soddisfatti». Il campo estivo si è svolto, a partire da lunedì 6 luglio, nella sede di via Malta 3 dell’associazione punto di riferimento per prevenzione, cura e ricerca sul cancro, privilegiando quando il meteo lo ha consentito le attività all’aria aperta nel giardino della grande villa. Anche per il pranzo, con le specialità equo-solidali e a chilometro zero del Raggio Verde, le tavole erano apparecchiate sotto un gazebo dove ci si ritrovava anche per la merenda, con i cibi naturali e con ingredienti di stagione preparati dalla caffetteria Interno 21. C’è stato anche spazio per la solidarietà: ogni settimana è stato riservato un posto per uno dei piccoli beneficiari del Progetto Bambini, il sistema di sostegno del Fondo Edo Tempia che interviene in aiuto quando il tumore colpisce un bambino o un suo familiare.
Il progetto ha ottenuto il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, in collaborazione con Biverbanca-gruppo Cassa di Risparmio di Asti, nell’ambito del bando “Ripartiamo insieme”, una delle misure messe in campo a sostegno di iniziative per il dopo-quarantena da coronavirus. «Uno dei suoi punti di forza» sottolineano gli organizzatori «è stato nella capacità di fare rete. È la base per poter proseguire anche in futuro collaborazioni simili».