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#il2019delFondo – Quando le case che ereditiamo diventano un aiuto ai malati

Dal numero di dicembre di Foglie

lasciti

Non sempre le eredità di cui il Fondo Edo Tempia è beneficiario sono in denaro. Accade anche di ricevere la proprietà di beni immobili. Ma anche in questo caso l’obiettivo è di trasformarli in un aiuto per chi sta affrontando il cancro. È il caso di due alloggi in provincia di Biella, che sono diventati la dimora per altrettanti pazienti in cura, per i quali la malattia ha aggravato una condizione di fragilità economica e sociale: senza un tetto e senza familiari per dare loro una mano, uno dei due non aveva altro rifugio che la sua auto, dove trascorreva le notti.

«Quando veniamo a conoscenza di situazioni simili» spiega Maria Teresa Guido, vicepresidente del Fondo Edo Tempia «cerchiamo una soluzione e abbiamo la fortuna di poterlo fare con l’aiuto dei consorzi dei servizi sociali e con le associazioni di volontariato del territorio. In più riceviamo un aiuto anche dai Comuni». Spesso si pensa che le donazioni non in denaro siano di difficile gestione per le onlus, ma in entrambi i casi sono stati proprio i lasciti testamentari a consentire al Fondo Edo Tempia un intervento a sostegno di pazienti in difficoltà che va oltre le diagnosi, le terapie e il sostegno sulla qualità delle cure, un’iniziativa ideata e coordinata da Maria Teresa Guido. Anche la qualità della vita è importante. «E nei casi che seguiamo» osserva la vicepresidente del Fondo, «spesso riscontriamo miglioramenti anche nel quadro clinico, quando i malati hanno una sistemazione stabile e sicura e beneficiano dell’attenzione che noi e i servizi territoriali dedichiamo loro». Se la fragilità è anche economica, il tipo di sostegno si moltiplica: non solo la casa in comodato gratuito, ma anche il rimborso dell’imposta sugli immobili, che i Comuni interessati riconoscono.

I lasciti testamentari sono una via sempre più usata ma ancora poco nota quando si parla di sostegno alle onlus. Anche per spiegare di più e meglio, allegato a questo numero della rivista, si trova un opuscolo di facile lettura che spiega anche come al Fondo e alla Fondazione Tempia utilizziamo le donazioni per rispettare la volontà dei defunti che hanno creduto nel nostro impegno. Ma ci sono altre vie, oltre alle offerte, per contribuire alle nostre attività. Anche in vita, per esempio, è possibile destinare un proprio immobile a favore del Fondo e della Fondazione Tempia, donando abitazioni, terreni o immobili commerciali. Ed è possibile vincolare gli immobili donati a progetti specifici come è il caso dell’abitazione per malati oncologici in stato di necessità. Si può donare anche la nuda proprietà degli immobili nel caso siano occupati da usufruttuari o affittuari e situati su tutto il territorio nazionale. È inoltre possibile contribuire ai nostri progetti effettuando donazioni di beni di natura diversa, tra i quali titoli, gioielli, quadri, beni da collezione.

Tutte le donazioni immobiliari sono esenti da qualsiasi imposta, questo significa che l’intero importo donato sarà utilizzato in favore di progetti sulla prevenzione oncologica e l’assistenza ai malati. Si può nominare come beneficiario di una polizza assicurativa sulla vita la Fondazione Edo ed Elvo Tempia contribuendo allo sviluppo e al consolidamento delle nostre attività. È sufficiente indicare quale beneficiario la nostra associazione.

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