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Gim, tra sogno e realtà: torna il concorso letterario e fotografico

Vincenzo Alastra_Viola Erdini_Carla Becchi_2

Cambia il nome, ma non l’obiettivo: il concorso letterario e fotografico dedicato alla memoria di Elvo Tempia da questa edizione, la settima, si chiama “Gim, tra sogno e realtà” e si apre, come negli anni passati, ai contributi di chi, attraverso le parole o le immagini, vuole narrare la malattia offrendo una testimonianza, aprendosi alla riflessione e al dialogo, rendendo disponibile una presenza a chi ancora sta soffrendo per un tumore. Il bando è a disposizione sui siti web di Fondo Edo Tempia e Asl Biella, che promuovono e organizzano la manifestazione.

«Lo scopo di questo concorso è di diffondere sempre di più una cultura della narrazione e dell’ascolto» sostiene Vincenzo Alastra, direttore di “Gim tra sogno e realtà” e responsabile della struttura complessa di formazione e comunicazione dell’Asl di Biella. «La narrazione della propria esperienza è a fondamento di una buona qualità della vita e incide su diversi aspetti della salute di ciascun individuo». Viola Erdini, presidente della Fondazione Tempia, si sofferma sul nuovo nome: «È un modo per seguire le orme di mio nonno Elvo Tempia, “Gim”, sempre presente fin dalle prime edizioni come ispiratore di questa iniziativa. Il suo sogno, costruire una struttura che potesse essere al fianco dei pazienti che devono affrontare il cancro, è davvero diventato realtà. E la sua eredità è ancora viva e vitale».

Il sottotitolo di questa edizione del concorso è “Si può fare…”: «L’invito» sottolineano gli organizzatori «è di esprimere le “possibilità attive” che si aprono di fronte all’esperienza del cancro, che sia stata vissuta direttamente, indirettamente o nella fantasia». E un elenco di “suggerimenti” è stato stilato dagli ideatori: si può comprendere, si può accogliere, si può affrontare con coraggio la malattia, si può cercare (un senso, un aiuto…), si può trovare (nuovi amici, nuovi sé, guarigioni…), si può ricominciare, si può rileggere (la propria vita, le proprie relazioni, le priorità di tutti i giorni…), si può trovare o ritrovare (la fede, un legame, un significato, una direzione…), si può superare (il dolore, lo sgomento, la paura, il trauma, il lutto…), si può crescere (come persona, come professionista…), si può creare (una comunità, un ambiente solidale di confronto, un’espressione che dica e che rimanga…).

Ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2020 per consegnare i propri lavori, nelle modalità previste dal regolamento. Nelle settimane successive saranno sottoposti al vaglio delle due giurie, per il premio letterario e per quello fotografico, e nella primavera 2021 si svolgerà la cerimonia di premiazione. Iscriversi e partecipare è gratuito e per i vincitori sono previsti riconoscimenti. Come nelle edizioni passate, sarà pubblicata anche un’antologia dei lavori più significativi

A questo link si può scaricare il bando di concorso dell’edizione 2020

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