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“GIM, PALADINO DI UN SOGNO” la premiazione

 

Si è svolta venerdì scorso la cerimonia di premiazione del concorso organizzato dalla Fondazione Edo ed Elvo Tempia in collaborazione con Asl Biella. Rimasto anonimo il vincitore della categoria “pazienti e care-giver” e, nella categoria “professionisti della cura”, assegnato il primo premio a Eliana Versolatto, operatrice in forza all’Asl Biella. 

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Parole ed emozioni, parole e voci, accompagnate dalla musica. Parole che sono diventate racconti e racconti che sono esperienze di vita. Venerdì sera, nella convegni dell’ospedale di Biella, si è svolta la fase finale del concorso letterario “Gim, paladino di un sogno”, organizzato dalla Fondazione Tempia e la collaborazione dell’Asl di Biella, con la cerimonia di premiazione degli autori dei testi che si sono classificati ai primi posti.

Ai saluti istituzionali da parte di Viola Erdini, copresidente della Fondazione Tempia, di Vincenzo Alastra, direttore del concorso e di Angelo Penna, direttore sanitario di Asl Bi, è seguita la lettura dei brani vincenti da parte di Gigi Mosca, attore e regista della compagnia teatrale “I vagamente instabili”, e di Andreana Ceresa, volontaria del gruppo di lettori ad alta voce. Le note del piano di Emiliano Toso hanno colorato di musica le pause della cerimonia, condotta da Roberta Invernizzi, e la chiamata sul palco degli autori.

Il primo premio nella categoria “professionisti della cura” è stato assegnato a Eliana Versolatto (operatrice Asl Biella) con il racconto “Sempre, soprattutto figlia”, davanti a Incoronata Romaniello (medico oncologo di Borgomanero) che ha presentato “Anche dal dolore può nascere un fiore” e a Francesca Caracciolo (operatrice Asl Biella) con “Il regno di Serafina”.

Resta invece anonimo l’autore del primo premio nella categoria “pazienti e care-giver” che ha presentato il racconto “Aspettando l’attesa. Quadri di un’esposizione al peggio”, dedicando il premio ad Adelia Bordignon, scomparsa di recente «dopo quattro anni di malattia e di attese». Al secondo posto Johanna Ronco (Modena) con “Kit di sopravvivenza”, davanti a Romina Fantusi (Roma) con “Copertina rosa e capelli corti”.

Assegnati anche due premi speciali: alla poesia “A due voci” di Silvia Polo (Gargnano del Garda)  e alla testimonianza corale “Voci e storie dal silenzio: parole di infermieri” curata da Isabella Gallo (Moncalieri).

A premiare i vincitori delle due sezioni principali erano presenti in sala i senatori Gianluca Susta e Nicoletta Favero.

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Sono stati giudicati dalla giuria un totale di 68 elaborati, di cui 29 provenienti dal Biellese e 39 da fuori provincia, suddivisi in 30 per la sezione “professionisti della cura” e 37 per la sezione “pazienti e care-giver”; categorie alle quali si è aggiunto un lavoro di gruppo.

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